Target audience: impariamo ad individuare il nostro pubblico di riferimento.
Se vogliamo che le nostre azioni di marketing e / o attività di vendita siano il più performanti possibile, allora dobbiamo ragionare in termini di target audience! Impariamo a conoscere il nostro target di riferimento, dando il corretto significato ai concetti di mercato, audience, advertising e comunicazione.
Target audience cos’è
Come ogni percorso che si rispetti, è necessario comprendere esattamente di cosa parliamo. Il termine target audience significa ed individua il pubblico di riferimento per un’ Azienda o per un’ attività professionale. In buona sostanza, è il segmento di interesse per tutte le attività di marketing o di vendita. E’ un pubblico formato da caratteristiche o esigenze o necessità in comune che un’Azienda finisce per identificare come riferimento. Il criterio deve mixare il prodotto o il servizio offerto da un’ azienda con “quelle persone” più affini al consumo di quel prodotto, o alla fruizione di quel servizio. Definire questi elementi ci consente di parlare di qualità; non di quantità! Infatti, chi è realmente interessato ad un prodotto / servizio ha maggiori possibilità di diventare nostro cliente. Il passo successivo è che avere un target audience ben definito e ben identificato ci aiuta ad impostare una strategia di marketing di successo.
Target di mercato e target marketing sono il nostro target audience. Ogni target di comunicazione deve essere tagliato sulla dimensione aziendale e deve essere frutto delle nostre strategie; e ancora deve rispondere a degli obiettivi ben precisi. Anche i concetti di media audience e di business target rispondono alle logiche appena espresse. Ma procediamo con ordine.
Perché è importante avere un pubblico ben preciso?
Abbiamo parlato di qualità. Per questo avere un target preciso ci aiuta enormemente nello stabilire e calibrare le nostre strategie di marketing. Ci consente di esprimerci con contenuti appropriati e mirati. Sapere chi è il nostro interlocutore ci permette di inviare messaggi e / o proposte ben precise. Pertanto un messaggio o una promozione se rivolta ad un target giovane deve essere impostata con un certo linguaggio e mettendo in evidenza alcuni aspetti, diversi, ovviamente, rispetto ad un messaggio inviato ad un target adulto.
Conoscere la nostra target audience è determinante anche per capire, ad esempio, come migliorare il nostro sito o la nostra app. Se il nostro cliente non ha dimestichezza con la tecnologia e non usa il pc, allora dobbiamo fare in modo che il nostro sito web sia estremamente fluido, facile ed intuitivo; e, ancora, che sia perfettamente responsivo per assicurare la stessa facilità d’ uso anche e soprattutto da smartphone.
Evitiamo le dispersioni
Le attività di identificazione del target aiutano le aziende ad evitare dispersioni di energie e di budget. Come dicevamo prima, non importa tanto la quantità, quanto la qualità del pubblico. Ad un’ azienda occorre sapere e conoscere CHI è più propenso ad acquistare un prodotto o a richiedere un servizio. Il vantaggio si traduce in alti tassi di conversione!
In modo quasi naturale, sapere con chi si interagisce e chi si deve raggiungere, consente di scegliere con maggior facilità gli strumenti più adatti. Nello specifico per fare un esempio, se il target appartiene ad una fascia giovane il canale da preferirsi è Instagram; Facebook invece è ideale per un target che tende ad interagire, o che appartiene ad una fascia d’ età avanzata, ecc. ecc.
Aumentiamo la competizione
Proprio così: lavorare su un target preciso e definito ci può dare da un lato maggiori probabilità di successo; ma dall’ altro richiede la messa in atto di strategie ben precise, proprio perchè la maggior profilazione ci consente di avere tanti elementi di conoscenza del pubblico.
Come facciamo per definire la nostra target audience?
Un validissimo aiuto ci viene dai buyers personas. Il percorso parte da domande quali: chi è il mio cliente ideale? E’ giovane? E’ grande? Mi rivolgo agli uomini o alle donne? Che tipo di lavoro fa? Come trascorre il fine settimana? E via dicendo. Tracciare l’ identikit del nostro cliente ci aiuta a definire meglio le nostre strategie; a usare il giusto tono di voce; ad inviare proprio quella comunicazione o quella promozione che il cliente – tipo si aspetta di ricevere.
Seguendo questo percorso di analisi e valutazione, iniziamo con l’ esaminare tutto il nostro parco clienti; ad analizzare e valutare i nostri prodotti o i servizi offerti; a definire nel modo più preciso possibile il nostro buyer persona (oppure i nostri buyer personas, perché possiamo avere diversi target di riferimento); individuare i dati demografici validi per definire il target; definire le caratteristiche personali del target; a valutare, modificare oppure ottimizzare il target segmentato.
La definizione del nostro target ci consentirà di svolgere in modo più fluido tutti i passaggi successivi.
Non dimentichiamo i competitors!
Per meglio comprendere il nostro target, talvolta, si può “partire” dall’ analisi della concorrenza. Questo può essere utile quando ci si scontra su una nicchia di mercato molto simile e magari anche molto piccola. Vedere come si comporta il pubblico del nostro concorrente ci può aiutare nell’ impostazione della nostra comunicazione o nel tipo di messaggio promozionale da mettere a punto. Ci sono tool come Likealyzer oppure Fanpagekarma che ci danno una fotografia su quali contenuti o su quali post vengono preferiti dai clienti del nostri competitors. Inoltre, ci danno, la possibilità di raccogliere i dati delle loro attività sui social. Naturalmente queste informazioni ci aiutano nella nostra proposta e nel raggiungere i nostri risultati.
Le strategie
Quest’ analisi continua e questa raccolta di dati sono basilari per la nostra attività. Il passaggio successivo vede protagonista la capacità di elaborare in azioni e strategie per assicurare il successo del brand. In ogni caso, il percorso prevede sempre la valutazione dei feedback. A tal proposito, il relazionarsi in modo continuativo con i propri clienti è sempre il modo migliore per ottenere feedback. Lasciare le persone libere di esprimersi in merito alla nostra proposta, al nostro prodotto o servizio è la voce migliore per guidare la nostra azienda e capire qual è la rotta da seguire.
Conosciamo il nostro interlocutore – strumenti e strategie
Ci sono due diverse strade per ottenere risposte interessanti; da un lato chiedere un parere sulla nostra azienda o sul nostro prodotto ci può aiutare a capire cosa cambiare, cosa potenziare o cosa eliminare. Dall’ altro, fare delle domande un pò più specifiche (ad esempio hobby, lavoro svolto, ecc) ci è d’ aiuto per definire meglio il target in cui raggruppare i nostri clienti.
Talvolta il target di riferimento è molto ampio oppure non è esattamente localizzato. Parlare e raggiungere direttamente il nostro cliente tipo diviene più complicato. Ecco che uno strumento come un questionario ci può essere di grande aiuto per capire se siamo “sintonizzati” con il nostro target; se il nostro servizio è gradito, è utile, è preferito a quello della concorrenza; se stiamo realmente creando delle proposte di valore. Una serie di domande profilate ci consente di definire meglio la o le buyer persona e, di conseguenza, di offrire una proposta mirata alle esigenze della nostra target audience.
La profilazione può comprendere aspetti diversi utili nel segmentare il nostro target.
Ad esempio, con domande ad hoc, possiamo capire in che area geografica vive il nostro cliente tipo; in che tipologia di appartamento vive; cosa lo spinge a cercare e ad acquistare il nostro prodotto o servizio; come ha trovato la nostra azienda; cosa lo ha colpito e cosa ha differenziato – nella sua percezione e valutazione – la nostra proposta da quella della concorrenza; se, effettivamente, la nostra offerta ha soddisfatto le sue aspettative; se tornerà ad acquistare da noi e se è propenso a parlar bene della nostra realtà. Un questionario risponde a delle valutazioni soggettive ma che, in ogni caso, ci possono aiutare nell’ identificazione del nostro target. A questo si aggiungono poi delle valutazioni oggettive, che ogni buon consulente di marketing deve saper analizzare.
Valutiamo il traffico del nostro target audience
Gli strumenti che abbiamo a disposizione per analizzare le curve che caratterizzano preferenze e ricerche sono molteplici. L’ analisi del traffico del sito o quella dei social network sono indicatori oggettivi capaci di evidenziare se – effettivamente – la nostra azienda è “cercata”, è ben posizionata, è preferita, ecc. Inoltre, ci consentono di valutare dati quali il tempo trascorso sul nostro sito, oppure con quale dispositivo è stata effettuata la ricerca o l’ acquisto; qual è l’ età media del segmento che si relaziona on line con il nostro brand. Google Analytics è uno degli strumenti preferiti nella definizione del nostro target. Infatti, per intervallo di tempo, ci evidenzia i dati di cui parlavamo qualche riga più su e tanto altro. Al pari, anche Facebook Audience Insight è un validissimo strumento per conoscere il proprio pubblico sui social network. Possiamo in questo modo ottenere indicazioni per provenienza geografica e fascia di età e possiamo scegliere il nostro pubblico. Le campagne da programmare possono comprendere – ad esempio – un target indifferenziato; un target di persone strettamente collegate alla nostra pagina Facebook; un pubblico personalizzato in base al tipo di messaggio o di servizio che stiamo proponendo; o ancora lo segmentiamo per fascia di età; per interessi e area geografica di residenza; per comportamenti o lavoro di appartenenza. Facebook, insomma, ci dà la possibilità di creare differenti pubblici a seconda dell’obiettivo che vogliamo ottenere. Le metriche che ne derivano alla fine di ogni campagna, sono un indicatore chiaro del gradimento ( oppure no ) del nostro prodotto o della nostra offerta.
L’importanza del monitoraggio
Le campagne social è possibile monitorarle in tempo reale: i like ottenuti su un post sono un indicatore chiaro ed immediato. Poi, a campagna finita, si possono fare tantissime analisi che aiutano nella definizione della strategia di comunicazione in modo da migliorare la nostra proposta e “centrare” sempre meglio il nostro obiettivo.
Qualità e non quantità
Abbiamo visto come l’ attività di analisi continua – effettuata grazie agli innumerevoli strumenti disponibili – sia utile per capire e conoscere al meglio il nostro interlocutore. In tempi in cui tutto avveniva vis à vis e in cui era facile vedere l’entusiasmo o il disappunto, ad un imprenditore o professionista era sufficiente “parlare” con il suo cliente per capire che direzione prendere.
Ora che il ciclo di vita delle aziende si è spostato nel mondo virtuale dell’ on line, dobbiamo necessariamente utilizzare strumenti diversi per ottenere le informazioni che ci fanno capire come siamo posizionati.
La conoscenza della propria target audience è alla base del successo di un brand.
Quanto è vera questa affermazione. Non solo per gli aspetti che abbiamo appena visto, ma anche e soprattutto perché la conoscenza del nostro target ci aiuta nell’ evidenziare le “tendenze del futuro”. Talvolta si finisce per navigare a vista, ma è un impostazione che porta poco frutto. Capire e conoscere, invece, è determinante per attuare una programmazione di breve – medio termine in relazione agli sviluppi socio – economici del contesto circostante. Riuscire ad anticipare cosa potrebbe piacere, ad esempio, ai millennials, o cosa si aspettano dal nostro brand persone appartenenti ad un segmento 44 – 54 anni, o interpretare i gusti di quella nicchia di mercato, consente al nostro brand di anticipare i tempi riuscendo a fare la proposta giusta al momento giusto.
Timing marketing
Introducendo un nuovo concetto che svilupperemo in seguito, possiamo parlare di timinig marketing. Ovvero, di tempestività, di quella capacità di scegliere il tempo giusto per prendere una decisione, per effettuare una scelta. Per il nostro brand, il “tempo migliore” può essere quello per entrare in un nuovo mercato o segmento o nicchia; per lanciare un nuovo prodotto; per sperimentare un nuovo metodo o una nuova tecnica di produzione.
Ma tutto questo passa sempre attraverso la conoscenza! Sapere esattamente ( o quanto più esattamente possibile) chi è il nostro interlocutore è il primo passo verso il successo per il nostro brand.
E voi, siete pronti ad esaminare tutti i vostri dati e tutti i segnali che il vostro pubblico vi dà? Troppi numeri e non sapete da dove iniziare?!? Nessun problema: affidatevi a Digitalya e insieme tracceremo il volto del vostro target!