Se l’advocacy marketing è il metodo che mira a capitalizzare la felicità dei clienti per raggiungere gli obiettivi aziendali e la brand awareness, nella social media strategy le nuove tendenze sono sicuramente nano influencer e zillennial.
#1 Nano Influencer
Prima c’erano i blogger, poi i youtuber, poi gli influencer ed ora i nano influencer.
Sono semplicemente influencer con un bacino di utenza minore rispetto ai navigati influencer, ma che negli ultimi mesi stanno catturando sempre più l’attenzione di follower e brand.
I nano influencer, sono la vicina di casa, il tuo amico super sportivo, le ancora poco note comparse televisive, la collega fashion addicted o l’estetista che si diletta nella consulenza beauty sui social. I nano influencer sono tra noi e ciò che li rende attraenti è la loro capacità di attrarre piccole ma vibranti e attive community.
Con un seguito che va da un minimo di 1000 ad un massimo di 10.000 follower, i nano influencer raccontano la loro quotidianità fatta anche di scelte di prodotti che amano, abitudini da condividere, ricette da provare, buoni sconto da utilizzare.
Creano, a loro insaputa, contenuti di valore fidelizzando i propri seguaci. Il Marketing del 2019 non può fare a meno di loro perché i nano Influencer si concentrano tendenzialmente su nicchie di mercato e queste nicchie sono sempre più ambite dai brand. Il fenomeno della coda lunga ha colpito ancora.
#2 Zillennial
Millennial, Z Generation, Echo Boomers, Baby Boomers.
Ora a dettare mode e tendenze sono i Zillennial.
Con Zillennial si identificano le persone nate dopo i Millennials.
La generazione è generalmente circoscritta tra i nati dal 1997 fino al 2010. Questa generazione è stata la prima a poter usufruire di Internet sin dalla prima infanzia. Con la rivoluzione del web che ha caratterizzato gli anni novanta, la Generazione Z è stata esposta a una quantità di tecnologia impensabile per noi poveri comuni mortali.
Queste generazioni sono interessanti per i brand perché stanno letteralmente stravolgendo le strategie di marketing dei più famosi brand. Un esempio? I temporary store o pop up store, i negozi temporanei in cui vengono organizzati eventi che offrono una customer experience più intima e personalizzata. Veloce fruizione del servizio, vita breve ma un’altissima attenzione all’esperienza in store dell’utente.
Queste le regole dettate dai nuovi Zillennial.
Fonte Ninja Marketing