Priming, quest’effetto deriva direttamente dalla psicologia e riguarda le associazioni spontanee e immediate di fronte ad uno stimolo, che andranno ad influenzare le esperienze di acquisto.
Entriamo nel vivo della questione!
Effetto priming, cos’è?
Il concetto di Priming deriva prende forma dalla psicologia cognitiva, indicando un meccanismo di regolazione secondo cui la precedente elaborazione delle informazioni influenza l’elaborazione delle informazioni successive.
Ti spiego meglio.
L’effetto priming si verifica quando un certo stimolo (il “primo”) influenza la risposta a un successivo stimolo (il “secondo”).
Nel marketing, questo effetto viene spesso utilizzato per influenzare le decisioni degli acquirenti e migliorare le performance di vendita.
C’è un aspetto fondamentale in questa dinamica: il priming dipende dalle informazioni che abbiamo collezionato nel corso della nostra vita e delle nostre diverse esperienze, andando a richiamare tutti quei ricordi già presenti nella nostra memoria a lungo termine.
Ogni notizia, ogni immagine, ogni dettaglio vengono memorizzati all’interno del nostro hard disk: la mente.
L’effetto priming nel marketing
Tutto ciò che percepiamo da un brand passa attraverso l’effetto priming.
Quando ci soffermiamo su una pubblicità che cattura la nostra attenzione, su uno spot divisivo, su un copy che ci fa ridere, proviamo delle emozioni.
Negative o positive che siano, queste influenzeranno la percezione che avremo di quel brand.

Uno dei modi più comuni in cui l’effetto priming viene utilizzato nel marketing è attraverso l’uso di immagini e parole che evocano emozioni e sensazioni positive.
Un esempio?
Un brand per la cura della pelle potrebbe utilizzare immagini di pelli luminose e senza imperfezioni per indurre i consumatori a pensare alla bellezza e alla salute della pelle, prima di mostrare i propri prodotti.
In questo modo, il primo stimolo (le immagini di pelli luminose) ha un effetto positivo sulle percezioni dei consumatori, rendendoli più inclini a considerare i prodotti dell’azienda come vantaggiosi per la loro pelle.
E ancora, l’effetto priming può essere utilizzato per influenzare il comportamento dei consumatori, ad esempio, facendo leva sul senso di urgenza o sulla paura della perdita.
Senza dubbio, il priming è correlato al marketing esperienziale e al neuromarketing.
Effetto priming nei brand più famosi
Nike e Coca Cola sono dei pionieri in fatto di priming.
Gli spot pubblicitari che entrambi i brand utilizzano non fanno altro che aumentare la percezione positiva sui prodotti offerti, influenzando i comportamenti dei consumatori.
Pensiamo a Nike, colosso del mondo dello sport.
Nei suoi spot motivazionali i protagonisti sono sempre degli atleti di successo che superano difficoltà, raccontano la loro storia di sacrificio e alla fine ce la fanno a raggiungere la vetta.
Il claim “Just Do It” affianca la star sportive per mostrare la loro forza e perseveranza verso la strada del successo.

Se hai deciso di iniziare a fare sport, probabilmente sceglierai dei prodotti Nike, spinto anche dall’ondata positiva dei valori del brand.
Ancora un’ultima cosa…
L’effetto priming può essere un potente strumento di marketing, ma va utilizzato con cautela e onestà.
Gli annunci pubblicitari devono essere onesti e non ingannevoli.
Inoltre, l’effetto priming funziona meglio quando viene utilizzato in combinazione con altre tecniche di marketing efficaci, come la segmentazione del mercato, l’offerta di valore e l’esperienza del cliente.