Pain point – espressione che, tradotta letteralmente significa “punti dolenti”, fa riferimento ad un problema reale che i consumatori affrontano in una determinata situazione.
Nelle strategia di marketing, l’identificazione dei pain point dei clienti è un elemento essenziale per la creazione di prodotti e messaggi di marketing efficaci.
Entriamo nel merito della questione.
Cosa sono i pain point?
I pain point si traducono in problemi e frustrazioni di varia natura e riguardano tutti gli elementi che, dal punto di vista della customer experience, vengono interpretati come dei limiti o delle debolezze reali dei prodotti o servizi offerti.
Per utilizzare i pain point nelle strategie di marketing, il primo passo è comprendere le esigenze e le preoccupazioni dei propri clienti.
Come?
Attraverso la raccolta dati, l’analisi delle tendenze di mercato e il feedback dei clienti.
Una volta identificati i pain point, questi possono essere utilizzati per creare prodotti e servizi che risponderanno a quelle determinate esigenze.
Esempi concreti di pain point
I pain point si concretizzano in lamentele, cattive recensioni, tassi di abbandono, ad esempio, nell’ e- commerce.
E, ancora, nel mancato reperimento di informazioni per concludere un acquisto.
Come utilizzare i pain point a “proprio favore”?
Una comunicazione fuorviante, un funnel poco chiaro, una customer care inesistente…
I pain marketing sono utili a disegnare nuove strategie, intervenendo sugli aspetti che risultano essere insufficienti.
Trasforma i pain point in punti di forza e non di dolore!

Ragionare dal lato cliente aiuta a comprendere quali sono le cose che ti aspetti da un servizio o da un prodotto.
Ragionare d’anticipo è fondamentale per evitare i pain point.
Tutti siamo capitati in una situazione di “dolore” nel marketing.
Studiare una strategia affichè i pain point siano quanto più limitati migliorerà l’intera customer experience, obiettivo unico per il successo delle strategie di marketing progettate.