Se il nostro obiettivo è quello di fare branding e quindi stimolare gli utenti che non ci conoscono, la scelta migliore per la nostra Azienda è utilizzare Facebook Ads, che ci permetterà, di raggiungere potenziali clienti con svariati tipi di targeting mirati ed ottenere lead.
Come abbiamo già visto, nei precedenti articoli, aver stabilito una corretta strategia di comunicazione studiando obiettivi, audience, budget e copy ci permetterà di creare campagne di Facebook Ads mirate e produttive.
Il Pixel di Facebook
Quando creiamo le nostre campagne di Advertising su Facebook, vogliamo sempre avere un ritorno in termini di generazione di contatti, e vendite. Per tracciare le azioni che vogliamo far compiere ai nostri futuri Clienti, è molto utile installare il pixel di Facebook sul nostro sito.
Cos è il Pixel di Facebook?
Di per sé, il Pixel di Facebook è un pezzo di codice html (uno script) da inserire nella parte <HEAD> in tutte le pagine del sito su cui state lavorando. È legato a un singolo gestore inserzioni di Facebook, in cui viene creato ed è collegato al dominio a cui quel gestore inserzioni si rivolge.
Una volta inserito su tutte le pagine del sito, il Pixel inizia a monitorarne il traffico. Attraverso il gestore inserzioni, è possibile recarsi nella sezione Pubblico e creare da questo traffico un nuovo Pubblico Personalizzato, basato sulle visite al nostro sito web.
Sempre attraverso lo stesso Pixel, possiamo anche tenere d’occhio le conversioni che avvengono sul nostro sito.
I metodi in questo caso sono due:
Azioni standard
Il primo metodo richiede di fare uso delle cosiddette “azioni standard” del Pixel di Facebook. Sono nove in tutto e richiedono che una singola linea di codice venga aggiunta al Pixel solo sulla specifica pagina in cui la conversione avviene.
Le azioni standard coprono attività quali l’acquisto, l’aggiunta alla lista dei desideri, la visualizzazione di uno specifico contenuto, la ricerca sul sito e così via. In pratica, vengono rilevate dal pixel tramite una linea di codice del tipo fbq(‘track’, ‘AddToCart’);. Questa linea, aggiunta all’interno del codice del Pixel di Facebook solo per la pagina di aggiunta al carrello, segnerà la conversione avvenuta. Semplice, no?
Conversioni personalizzate
Il secondo metodo non richiede di mettere mano al codice e si basa invece sulla creazione di una conversione su misura, basata sull’URL in cui questa si manifesta.
È sufficiente indicare a Facebook in quale URL si verifica l’azione chiave che dobbiamo monitorare – per esempio “/thank-you”, così che il Pixel possa accorgersene e conteggiare l’utente in arrivo dall’annuncio come convertito. La flessibilità è piuttosto ampia: puoi definire conversioni su URL che contengano una specifica keyword o corrispondano esattamente ad un indirizzo, così come aggiungere più parametri tramite l’operatore AND.
Quindi, un singolo Pixel di Facebook è tutto ciò che ti serve per tracciare una conversione.
È tempo di iniziare a monitorare!